domenica 18 novembre 2012

SLS AMG Black Series


SLS AMG Black Series


Mercedes ha rilasciato un nuovo video ufficiale con protagonista l’ultima nata della famiglia Black Series, la Mercedes SLS AMG Black Series. Proposta unicamente nella sua variante coupé, la Mercedes SLS AMG Black Series monta lo stesso V8 M159 che equipaggia tutte le Mercedes SLS: i tecnici di Affalterbach hanno però messo mano a numerose parti interne del propulsore, portando il limitatore a 8.000 giri e permettendo all’unità di sviluppare ben 631 cavalli e 635 Nm.
Grazie alle rinnovate prestazioni del motore, la Mercedes SLS AMG Black Series scatta da 0 a 100 km/h in soli 3.6 secondi e tocca una punta massima di 315 km/h. Unitamente alle nuove performance velocistiche, AMG ha sviluppato un nuovo assetto coadiuvato da un’aerodinamica appositamente sviluppata per ottenere un’ottima deportanza ed un buon raffreddamento di motore e freni.
La Mercedes SLS AMG Black Series vanta molti particolari in carbonio, alcuni dei quali disponibili anche in versioni più orientate alla guida in pista, come ad esempio le pinne del paraurti anteriore o l’alettone posteriore in carbonio con supporti in alluminio. Alcune parti, direttamente derivate dalla Mercedes SLS AMG GT3, hanno permesso di ridurre il peso fino a 1.550 kg, aumentando così la guidabilità della vettura e migliorandone le performance.
Fonti Autoblog.it
Al link, una galleria di immagini ;) http://www.autoblog.it/post/92231/mercedes-sls-amg-black-series-nuovo-video-ufficiale

lunedì 2 gennaio 2012

Ragazzi facciamo un favore a questo giovane cantante diamogli l'opportunità di andare sul palco del famoso Sanremo votiamo il video su sanremosocial su facebook fatelo in numerosi ragazzi facciamo del nostro meglio!!!

lunedì 24 ottobre 2011

Ferrari 458 Spider

A Francoforte debutta la Ferrari 458 Spider. Presentato il nuovo ed esclusivo programma Tailor-made 

 

Francoforte 13 settembre 2011 – La nuova esclusiva 8 cilindri della Ferrari, la 458 Spider, viene svelata finalmente al grande pubblico alla 64esima edizione    del Salone Internazionale dell’Auto di Francoforte.

La nuova spider arricchisce la gamma della Ferrari con una vettura sportiva a due posti e motore posteriore-centrale che, per la prima volta in un modello con questa architettura, è dotata di un tetto rigido in alluminio ripiegabile.

La tecnologia del tetto retrattile offre, rispetto ad una tradizionale capote in tela, un risparmio di peso di 25 kg, insieme a un aumento del confort acustico e termico a vettura chiusa. Il tetto si chiude in soli 14 secondi e occupa uno spazio estremamente ridotto, tanto da consentire ai designer di proporre una capiente panchetta porta valigie dietro i due sedili.

Il lunotto in vetro funge anche da efficace wind-stop, regolabile elettricamente, che si posiziona automaticamente all’altezza ottimale per garantire la massima efficienza aerodinamica e ridurre i flussi d’aria nell’abitacolo.

La 458 Spider è dotata del motore 8 cilindri da 4499 cm3 e 570 cavalli, vincitore del premio International Engine of the Year 2011, che, associato al cambio F1 doppia frizione, le consente di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 3,4 secondi e di raggiungere la velocità massima di 320 km/h.

Il telaio in alluminio incorpora le nuove leghe e fusioni presenti anche sul modello coupé e già conformi alle normative sulla sicurezza del 2020.

Oltre alle prestazioni ai vertici della categoria la nuova vettura è best in class anche per consumi ed emissioni. Grazie al sistema HELE (High Emotion Low Emission) i consumi sul ciclo urbano combinato sono 11,8 l/100 km con emissioni di CO2 a 275 gr/km.

TAILOR-MADE   

A Francoforte la Ferrari presenta un’altra grande novità: il programma Tailor-Made dedicato a quei clienti che desiderano personalizzare la propria Ferrari in maniera ancor più esclusiva, come un abito sartoriale.

Il Tailor-Made mette infatti a disposizione del cliente un’ampia scelta di tessuti pregiati, colori, finiture originali e materiali tecnici per creare accostamenti unici ispirati alle Ferrari più famose della storia e al mondo delle competizioni, raccolti in tre collezioni – Classica, Scuderia e Inedita - appositamente create dal Centro Stile.

Nel processo di creazione “su misura” della propria vettura, il cliente sarà seguito da un Personal Designer che lo assisterà nella scelta e in tutte le fasi di sviluppo del progetto fino alla consegna.

Nell’ambito delle possibilità di personalizzazione per i clienti Ferrari resta attivo anche l’offerta del programma Carrozzeria Scaglietti.

LA GAMMA

Sullo stand presente anche la 458 Italia, pensata per chi cerca le emozioni della guida più prestazionale ed estrema. Oggi la berlinetta 8 cilindri offre sensazioni di sportività ancora più accentuate.

Un nuovo controllo degli ammortizzatori magnetoreologici garantisce infatti una maggior qualità dello smorzamento dei moti di cassa a tutto vantaggio del feeling più sportivo.

Nella posizione RACE del manettino, ovvero nella situazione di massima prestazionalità con tutti i controlli di dinamica veicolo in funzione, un'evoluzione sul software del cambio F1 doppia frizione sottolinea in modo più deciso il cambio marcia mentre una maggiore velocità in uscita di curva è frutto della nuova calibrazione del controllo di trazione F1-Trac.

Tra le 8 cilindri anche la Ferrari California, la convertibile a motore anteriore-centrale che coniuga in maniera unica performance, versatilità e piacere di guida e che al Salone è presente in un elegante bicolore bianco Fuji e capote nero Daytona con interni in pelle bordeaux.

Completano la gamma le due regine 12 cilindri: la FF, la rivoluzionaria vettura a 4 posti che per la prima volta nella storia del marchio monta un innovativo sistema a 4 ruote motrici brevetto da Ferrari che concilia una potenza da ben 660 CV con un comfort e fruibilità senza precedenti e la 599 GTB presente a Francoforte con il pacchetto HGTE.

Ovviamente al Salone non poteva mancare la monoposto di Formula Uno, la 150° Italia, a celebrare la Scuderia più vincente nella storia delle massime competizioni automobilistiche.

martedì 11 ottobre 2011

Lamborghini Aventador

Si chiama Aventador LP700-4 la nuova sportiva con motore V12 di Lamborghini chiamata a continuare una linea di sangue illustre che parte dalla Miura e oggi arriva alla prima automobile in fibra di carbonio costruita a Sant’Agata Bolognese. Confermate dunque tutte le voci, le indiscrezioni e le anticipazioni che  nei mesi scorsi e che il Toro ha sapientemente centellinato preparando ad arte l’attesa per il suo nuovo gioiello.

TOGLIE IL FIATO AL PRIMO SGUARDO
La Lamborghini Aventador LP700-4 è lunga 4,78 metri, larga 2,26 (compresi i retrovisori) ed è alta 1,14 metri. Come da tradizione, le portiere si aprono sollevandole verso l’alto e lo stile è di quelli mozzafiato. Di fronte somiglia alla Reventon, dietro alla Estoque e alla Sesto elemento, vista dall’altro sembra quasi l’ala di un pipistrello. Da qualsiasi angolo la nuova Lambo fa accapponare la pelle e sfoggia un nuovo colore arancio denominato Argos, più rosso di quello al quale eravamo abituati e dotato di un particolare effetto perla. Altra tinta nuova è il grigio Estoque, disponibile insieme a tre verniciature opache e altre metallizzate. In tutto sono 13 i colori. L’interno è in pelle, anche qui con ampia scelta di tinte, pure bicolore. Curata l’aerodinamica con il fondo piatto, l’estrattore posteriore e lo spoiler a regolazione automatica che fuoriesce e si inclina a 4 oppure a 11 gradi per assicurare la necessaria deportanza in ogni condizione di guida. Le prese e gli sfoghi d’aria provvedono alla dissipazione del calore e, come sulla Murcielago, ce ne sono un 
paio sui passaruota posteriori che si aprono solo quando servono.   


IL SUO SEGRETO NON E’ PiU’ SEGRETO: IL CARBONIO
Ormani lo sanno tutti: l’Aventador LP700-4 è tutta in fibbra di carbonio, eccetto i sottotelai in alluminio che sorreggono le sospensioni push-rod (a puntone di spinta) e il motore con i gruppi ammortizzatori-molla incernierati al centro, come su una vettura da competizione. Lo spettacolo è poterle vedere insieme alle testate verniciate in nero attraverso il pannello in plexiglass. La LP700-4 pesa 1.575 kg, 229,5 kg sono costituiti dal telaio completo e di questi 147,5 kg imputabili al corpo centrale in sola fibra di carbonio, realizzato con tre tecniche diverse tra le quali una brevettata proprio da Lamborghini, denominata “RTM Lambo” che fa a meno sia dello stampo in metallo sia della cottura in autoclave velocizzando i processi e abbattendo i costi in modo radicale. La resistenza torsionale è di ben 35.000 Nm per grado. È quanto la Lamborghini ha imparato e messo a punto in 4 anni di lavoro congiunto con la Boeing e l’Università di Washington, a Seattle. Tutta la vettura è assemblata in casa. Fibra composita anche per i dischi carboceramici, da 400 mm con pinze a 6 pistoncini per l’avantreno e da 380 mm con pinze a 4 pistoncini al retrotreno. Gli pneumatici invece sono anteriori 255/35 su cerchi da 19 pollici e posteriori 335/30 su cerchi da 20 pollici.

MECCANICA D’AUTORE, LEGGERA E BEN PIAZZATA
Il motore della Lamborghini Aventador LP700-4, del quale abbiamo già parlato in modo diffuso, è un nuovo V12 6,5 litri che pesa 235 kg, eroga 700 CV a 8.250 giri/min e 690 Nm a 5.500 giri/min. Vuol dire che ognuno dei suoi chili produce 2,97 CV e che la Aventador ha un rapporto peso/potenza di 2,25 kg/CV. Sorprendente anche la leggerezza (solo 79 kg) del nuovo cambio ISR a 7 rapporti con tempi di cambiata di 50 ms e sicuramente meno pesante è anche la nuova trazione integrale con giunto Haldex che, in condizioni normali, ripartisce il 70% della coppia alle ruote posteriori, ma in pochi millisecondi può spostare il 60% all’avantreno. Confermato invece il differenziale posteriore autobloccante al 40%. E per finire, tutta la nuova meccanica è montata più in basso avvicinando al suolo il baricentro della nuova Lamborghini di oltre 60 mm, un guadagno notevolissimo.

NELL’ELETTRONICA VIGE L’AUTOCRAZIA
Tutta l’elettronica della vettura (tranne l’ESP) è accentrata in un'unica centralina sviluppata autonomamente da Lamborghini che controlla motore, cambio, trazione, stabilità e sterzo così da rendere immediate le decisioni e senza attendere il permesso di altre centraline collegate in rete. Questo controllo integrato consente di variare anche le modalità di guida su tre posizioni (Normal, Sport e Corsa) modificando persino l’intervento dei supporti attivi sul quale è poggiato il motore. Tra i programmi della Aventador LP700-4 c’è anche il “launch control” dedicato alle partenze. Ultima novità è la strumentazione, tutta digitale e senza parti meccaniche, sostituita da un display TFT a colori in grado di fornire un maggior numero di informazioni in uno spazio inferiore e sempre di fronte agli occhi del pilota. Concetti Audi invece per l’ergonomia della parte centrale della plancia con il sistema MMI dotato di schermo a 8 pollici e sul tunnel la manopolona circondata da 8 pulsanti.      

LADIES AND GENTLEMEN (DRIVER)…
Ed eccoci al capitolo più saporito: le prestazioni. La Lamborghini Aventador LP700-4 accelera da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi e raggiunge 350 km/h con emissioni di CO2 pari a 398 g/km, quasi il 20% in meno rispetto alla Murciélago. Prestazioni incredibili che coronano il disegno della casa emiliana di aumentare prestazioni e sportività con maggior rispetto per l’ambiente. Non aspettatevi però maggior rispetto per il portafoglio perché il Toro più veloce di tutti i tempi costa 306.000 tondi, ma le possibilità di personalizzazione sono moltissime. Per farsene un'idea, ci si può divertire a creare la propria hyoercar dei sogni con il configuratore online della Lamborghini. Lasciare spazio alla fantasia, fino a prova contraria, non costa nulla.

mercoledì 2 marzo 2011

Lamborghini Reventón

 
La Lamborghini Reventón è stata presentata al Salone dell'Automobile di Francoforte 2007.
Costava 1 milione di euro e la produzione era stata dichiarata per soli 20 esemplari di cui l'ultimo è stato consegnato al termine del 2008. La Reventón venne presentata dalla Lamborghini agli acquirenti prima del Motorshow in un modellino, ma alla stampa non sono pervenute immagini.
Il nome deriva da un toro da combattimento della famiglia di Don Rodríguez, famoso per aver ucciso nel 1943 il torero Felix Guzmàn.
Il motore è un V12 da 6.5 litri con 650CV (480 kW). La vettura supera i 340 km/h e raggiunge i 100 km/h in 3,4 secondi. Il cambio è il nuovo e-gear, i rapporti si cambiano tirando verso di sè le due palette poste appena dietro il volante. Con quella destra si aumenta marcia, con quella sinistra si scala.






Pur basandosi sulla Murciélago LP640, il design esterno è completamente nuovo. Come nel modello di base, il rivestimento esterno è realizzato in CFC, un materiale composito a base di fibra di carbonio. I componenti esterni sono incollati e fissati al telaio della Reventón in CFC e acciaio. La parte anteriore è caratterizzata dall'acuto angolo di freccia nel centro e dalle prese d'aria rivolte in avanti. Entrambe le porte si aprono verso l'alto. La sua linea esterna è ripresa dal Lockheed Martin-boeing F-22 Raptor.
Il colore utilizzato per questa super-macchina è il Grigio Barra, un grigio opaco realizzato appositamente per la Revènton, che, grazie anche alla presenza di molte parti metalliche, crea un effetto molto particolare alla luce del sole. Anche i cerchioni contribuiscono a questo gioco di luci.
Alle razze in alluminio verniciate di nero sono state accostate delle alette in carbonio opaco che assicurano il raffreddamento ottimale dei potenti dischi dei freni in carboceramica.
I gruppi ottici trasmettono il design innovativo: davanti, oltre ai fari Bi-Xenon, ci sono dei più moderni diodi a emissione di luce. Sette LED assicurano per la marcia una forte luce, mentre per la funzione lampeggiante vengono schierati altri nove diodi. Un'innovazione tecnica è costituita dai LED nelle luci posteriori. A fronte della elevata temperatura in quella zona della vettura sono stati messi a punto speciali LED resistenti al calore, che ora vengono utilizzati come lampeggiatori, luci di stop e fanali posteriori con un effetto ottico a triplice freccia.
I materiali utilizzati per gli interni sono: alcantara, carbonio, alluminio e pelle. L'abitacolo ricorda i "cockpit" e gli strumenti sono costituiti da tre display piatti a cristalli liquidi TFT.
Per il resto, gli strumenti sono alloggiati in una struttura fresata in un blocco di alluminio pieno, protetta da una calotta in fibra di carbonio. Grazie al G-Force-Meter, un display di ultima generazione, il conducente può vedere le forze dinamiche di marcia, l'accelerazione longitudinale in accelerazione e in fase di frenata e anche l'accelerazione trasversale nelle curve.
Il design ricorda la Murciélago LP640, anche se sono state apportate sostanziali modifiche e le linee sono più marcate.
Nel settembre 2009, al Salone di Francoforte, è stata presentata la Reventón Roadster la cui produzione annunciata era di soli 9 esemplari
 




venerdì 18 febbraio 2011

Alfa Romeo 8C

L'Alfa Romeo 8c Competizione è nata come un prototipo che ricordasse la tradizione sportiva della casa automobilistica milanese. La sigla 8c negli anni '30 contraddistingueva le vetture equipaggiate con l'otto cilindri progettato da Vittorio Jano, mentre il termine Competizione è un omaggio alla 6C 2500 Competizione guidata nel 1950 da Fangio durante la Mille Miglia.
La vettura è una due posti dalle linee accattivanti, e dalle dimensioni di 1.950 mm di larghezza, 4.278 di lunghezza e 1.250 d'altezza. I pneumatici di grandi dimensioni (245/40 davanti e 285/35 dietro) ed i possenti parafanghi, accentuano la personalità sportiva del prototipo che nelle linee scorre morbido e flessuoso.
Il lunotto occupa la superficie posteriore ed avvolge parzialmente i montanti laterali, mentre i baffi e lo scudo anteriori sono sistemati alla stessa altezza.
Il design è un susseguirsi di citazioni classiche, come ad esempio l'anteriore che ricorda la 33 Coupè, ed il posteriore che ripresenta i gruppi ottici circolari della Giulia TZ.
L'Alfa Romeo 8C Competizione di serie è stata presentata durante l'ultimo salone automobilistico di Parigi. La vettura che sarà venduta dal 2007, sarà equipaggiata con un 4.7 cc V8 di derivazione Maserati capace di sviluppare fino a 450 cavalli a 7.000 giri.
Il rapporto di compressione è di 12,6:1 mentre il valore di coppia massima si attesta sui 470 Nm a 4.750 giri.
Il propulsore sarà accoppiato ad un cambio di tipo transaxle robotizzato a sei marce con comandi al volante. I programmi di funzionamento sono 5: manuale-normale, manuale-sport, automatico-normale, automatico-sport e ice.
Il telaio può contare su sospensioni a parallelogrammi deformabili su due assi.
La vettura sarà prodotta in soli 500 esemplari con prezzi che oscilleranno fra i 120 ed i 140 mila euro.
 

Lancia Delta S4